Sin City – di Frank Miller e Robert Rodriguez 2005
Giudizio sintetico: da vedere
A Basin City regna la corruzione e il vizio. Marv vuole vendicare la prostituta Goldie, unica donna che gli ha fatto provare emozioni sconosciute, anche se solo per una notte, e scopre un intrigo insospettabile; Dwight si ritrova coinvolto nel mezzo di una battaglia tra prostitute e poliziotti per conservare territorio e privilegi, il poliziotto Hartigan si fa otto anni di carcere in isolamento per un crimine infamante che non ha commesso, e all’uscita si trova a dover ancora sbrogliare la matassa, che nel frattempo si e’ complicata ancor di piu’.
Tratto dalle bellissime tavole di Miller, che Rodriguez ha voluto di forza come co-regista (e che fa un cameo, il prete che ‘’confessa’’ Marv), il film riesce la’ dove molti hanno fallito, e ce la fa quasi completamente a ricreare il fascino e l’atmosfera del fumetto sullo schermo; frutto di un grande lavoro degli scenografi, dell’elaborazione al computer, e degli attori che hanno lavorato davanti a sfondi ‘’riempiti’’ in seguito.
Dei tre episodi, il primo risulta il migliore e piu’ coinvolgente, il secondo il piu’ debole e noioso, il terzo il piu’ morboso. Mirabile sintesi tra splatter e noir anni ’50, fra gli attori meglio gli uomini delle donne (grandiosi Rourke e Del Toro), ma impossibile non menzionare Rosario Dawson, spietata, bellissima e carismatica Gail, boss dell’esercito delle prostitute.
Non esente da pecche (come gia’ detto, il secondo episodio, che nemmeno la scena del dialogo surreale tra Dwight e Jackie Boy morto, diretta da Quentin Tarantino, riesce a sollevare), ma denso di fascino e scene da ricordare, rimane senz’altro un film da vedere, sempre che non vi disturbi troppo la violenza sullo schermo, o che magari qualche prelato non voglia interferire anche sui passatempi ludici.
Non esente da pecche (come gia’ detto, il secondo episodio, che nemmeno la scena del dialogo surreale tra Dwight e Jackie Boy morto, diretta da Quentin Tarantino, riesce a sollevare), ma denso di fascino e scene da ricordare, rimane senz’altro un film da vedere, sempre che non vi disturbi troppo la violenza sullo schermo, o che magari qualche prelato non voglia interferire anche sui passatempi ludici.
1 commento:
Condivido l'ordine di apprezzamento
degli episodi.
1) rourke
2) willis
3) owen
menzione d'onore per rosario dawson
in versione dominatrice!!!
Il fumetto è uno di quei due-tre da
far leggere anche ai ciechi
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