Quicken The Heart - Maximo Park
Il terzo disco dei Maximo Park, che ci piacciono già per come hanno scelto il nome (Il quintetto si forma [...] mutuando il loro nome dal Maximo Gomez Park, un luogo d'incontro dei rivoluzionari cubani, all'Havana. Fonte Wikipedia), un po' come i loro precedenti abbisogna di diversi ascolti prima di "entrare in circolo". Il songwriting è uno dei loro punti di forza, ma anche se in passato hanno saputo scrivere anche singoloni mozzafiato (Books From Boxes dal loro secondo Our Earthly Pleasures, secondo me, era un piccolo capolavoro), i loro pezzi hanno quel non so che di lieve e intenso al tempo stesso, ed è difficile che ti stendano al primo ascolto.
Musicalmente, se li conoscete, non sono cambiati molto: continuano ad affondare le loro radici nel classico brit-sound proveniente direttamente dagli anni '80 del post punk e della new wave, ricordando spesso anche i primi R.E.M. I testi non sono mai stupidi, e tutto ciò, unito ad un discreto low profile, rendono la band poco visibile, ma non per questo meno valida.
Belle Wraithlike, A Cloud Of Mystery, Calm, Let's Get Clinical, una marcia in più per In Another World (You'd Have Found Yourself By Now), dal ritornello irresistibile.
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