No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100516

cher Nathalie


Nathalie... - di Anne Fontaine 2003


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: un rigirio di 'orna


Una coppia alto-borghese tra i 50 e i 60, Catherine e Bernard, vive una crisi in seguito ai (presunti?) tradimenti di lui; Catherine ingaggia una prostituta/ballerina di night-club/entreneuse per abbordarlo e conoscere le di lui reazioni; la ragazza, Marlène, ma che Catherine vuole si presenti al marito come Nathalie, però va oltre, ed intreccia da subito una relazione sessuale con Bernard; Catherine, dapprima scioccata, diviene curiosamente morbosa e si fa raccontare nei minimi dettagli gli amplessi dei due. La faccenda si complica con la crescente complicità delle due donne e il colpo di scena finale.


Il film, che risulterebbe noioso se non fosse per la presenza magnetica e sensualissima di Emmanuelle Béart nei panni di Marlène/Nathalie, procede stancamente, a volte con sequenze non proprio essenziali (la madre, il figlio), se non per collocare la coppia nell'ambiente familiare, ma assume un significato compiuto solo nel finale, dove viene messa a fuoco la vera "relazione" pregnante del film.

Si apprezza quindi più a posteriori che sul momento, anche se rimane l'impressione che nel suo complesso rimanga troppo "freddo" per l'argomento che tratta.

Depardieu misurato (anche troppo), Ardant (che dopo "L'odore del sangue" sembra abbonata al ruolo) algida e distaccata, ma sempre affascinante, Béart, come già detto, che trasmette un ventaglio di emozioni impressionante, insieme ad una bellezza sinceramente imbarazzante per chi guarda.

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