Man On Fire - Il fuoco della vendetta - di Tony Scott 2004
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizio vernacolare: è mellio la versione der nido der cuculo
Creasy, un ex esperto di guerriglia, attualmente alcolizzato e con una vita alla deriva, accetta un lavoro da guardia del corpo a Città del Messico; dapprima freddo, poi si lascia coinvolgere soprattutto dall'affetto della piccola figlia del suo datore di lavoro. La piccola viene rapita e uccisa; lui, nel tentativo di difenderla, uccide quattro uomini; due sono poliziotti.
La cosa si complica, ed entrano in gioco, oltre ad una organizzazione che coinvolge le alte sfere della polizia, Interpol e giornali.
Cast di alto livello (Denzel Washington, Christopher Walken, Giancarlo Giannini, Marc Anthony, Mickey Rourke, Dakota Fanning), confezione stilosa, patinata, qualche tentativo apprezzabile di innovazione, la trama convince poco (molto filo-Bush, inoltre ricorda lo schema de "Il Punitore"); ovviamente buona la recitazione generale, ridicole sia la "conversione" del protagonista all'affetto della bambina (e, a cascata, tutte le conseguenze tipo Bibbia e fine dell'alcolismo), il suo "rilascio" dall'ospedale, il riapparire "telefonato"della bambina che si credeva morta.
2 commenti:
concordo col giudizio vernacolare...:-D
"babbo, qui dice che è il corredo genetico dei genitori che determina il colore della pelle"
Posta un commento