Ovunque sei - di Michele Placido 2004
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: magari ci fosse stato varche attore poteva anco esse bellino
Matteo ed Emma sono sposati, hanno una figlia, sono entrambi medici; Matteo, medico di primo soccorso sulle ambulanze, sta prendendo una cotta per Elena, una volontaria, Emma cede alle pesanti insistenze di Leonardo, suo collega chirurgo. Matteo non fa in tempo ad andare oltre, perchè dopo il tradimento, Leonardo provoca l'incidente nel quale scompaiono lui ed Elena; si risvegliano in un limbo, né vita né morte, da dove Matteo può osservare la reazione della famiglia, ma anche andare a fondo nella sua storia con Elena, che però gli ricorda sempre più Emma.
Un film pretenzioso ma tutto sommato delicato, coraggioso, quasi francese oserei dire, sui sentimenti, sulla perdita, sul senso della morte più che su quello della vita.
Placido, sceneggiatore insieme a Piccolo, Contorello e Starnone, osa e fa bene, e, anche se la parte "onirica" e soprannaturale risulta curiosa ed azzeccata all'inizio, ma perde intensità e lucidità via via che si dipana, prova a creare un film metafisico e non per tutti.
Nel cast, il duo Accorsi/Placido (figlia) perde alla grande il confronto con quello Dionisi/Bobulova, e proprio quest'ultima risulta la più convincente, chissà, forse aiutata dal ruolo (anche Dionisi sembra avviato invece ad un futuro monoespressivo, a giudicare da questo film); chissà come poteva essere il film con almeno altri due attori all'altezza.
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