No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100505

Comme une image


Così fan tutti - di Agnès Jaoui 2004


Giudizio sintetico: da vedere (3/5)

Giudizio vernacolare: si ride, ma un c'è una sega da ridé


Lolita è frustrata, sovrappeso e anche un po' masochista; vive un rapporto conflittuale col padre, Etienne, scrittore famoso circondato da leccaculo, un uomo prepotente e pieno di sé anche se cerca di sembrare distratto, che si è risposato con una ragazza, Karine, che ha più o meno l'età di Lolita, e con la quale non va d'accordo. Lolita ha le idee confuse anche sul suo futuro, ma le piace cantare e ammira quasi morbosamente la sua insegnante di canto, Sylvia, la quale è dapprima infastidita della venerazione che la giovane le riserva.

Sylvia è sposata con Pierre, scrittore la cui carriera stenta a decollare, finchè Etienne non rimane affascinato dal suo ultimo romanzo, e lo contatta tramite Sylvia. A questo punto le attenzioni di Sylvia verso Lolita, scoperto che lei è figlia di Etienne, cambiano radicalmente, e cambiano le sorti di tanti altri personaggi satellite dei protagonisti.


Lo stile della regista, quella dell'intelligente "Il gusto degli altri", si riconosce da subito, ma il film nella prima parte stenta a decollare, mentre ingrana alla grande dopo la svolta citata sopra.

Come al solito, non bello dal punto di vista stilistico (da questo punto di vista, l'unica scena veramente bella è quella finale), ma molto valido a livello di concetto, e soprattutto, molto aderente ai comportamenti umani della media borghesia.

Si ride, ma si ride amaro, vedendo riflesse sullo schermo tutte le nostre doppiezze e meschinità; grandi battute, che nel finale raggiungono una frequenza quasi incredibile; ci si sente davvero in colpa nella scena del litigio "comune" verso la fine, dopo l'ennesima battuta caustica di Etienne verso la giovane moglie, dopo aver riso di gusto, mettendo a fuoco la cattiveria implacabile del personaggio, cattiveria che, nonostante l'avversione, si riflette nei comportamenti masochistici della figlia.

Interpretazione superlativa di Jean-Pierre Bacrì (marito della regista, che vediamo invece nei panni di Sylvia), interprete di Etienne, una figura davvero spregevole come da tempo non ci capitava di vedere al cinema.

Chi è senza peccato...

2 commenti:

Filo ha detto...

Jean-Pierre Bacrì è eccezionale.
Ne "Il Gusto degli altri" mi fece morire.
Questo non l'ho visto.

jumbolo ha detto...

quoto a parte l'ultima riga