Kiss Each Other Clean - Iron & Wine (2011)
A differenza di qualche appassionato di Iron & Wine, aka Samuel Beam, che non ha gradito l'approccio di questo nuovo lavoro perché troppo prodotto, troppo arrangiato, con troppi fronzoli e troppi suoni "strani", a me ha colpito più dei suoi lavori precedenti.
Rimane intatta la sapiente struttura di songwriting, e la voce cristallina. A livello musicale ci sono campionature, tocchi di lieve elettronica (anche retrò), fiati, campanelli, perfino echi di musica africana (Rabbit Will Run).
Molte le canzoni davvero belle: l'iniziale Walking Far From Home (come qualcuno notava, un po' una sorta di presentazione del disco, "camminando lontano dai sentieri battuti normalmente") e la conclusiva Your Fake Name Is Good Enough For Me, poi Tree By The River e Godless Brother In Love, ma in generale il disco è positivo nel suo complesso.
Caruccio e delicato.
2 commenti:
Mi piace tanto la copertina. E' una tecnica di disegno che si faceva spesso da bambini, una base di diversi colori ricoperta da uno strato di pastello nero in cui vengono "grattate" le forme per far affiorire i colori...non c'entra nulla ma e' talmente bello che ci tenevo a dirlo!
Anna dai capelli Rossi
è vero! ora che lo dici mi ricordo!! bello!!
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