odp

Posso dirlo? Gli Offlaga Disco Pax sono la band italiana più interessante degli ultimi anni. Danno la merda a tutti. E la danno con le idee, non con la tecnica, o con le belle canzoni, con la pulizia nelle registrazioni, il budget per il disco nuovo, il look, l'hype sulle riviste cosiddette specializzate. Le idee. Un nuovo che sa di vecchio ma è rielaborato come assolutamente geniale. E ti lascia a bocca aperta.

Ovviamente, dopo un debutto che ha lasciato, oltre che a bocca aperta, tutti di stucco (mancano le mezze stagioni che non ci sono più, dopo di che ho sciorinato tutta la serie dei luoghi comuni), era lecito attendersi delle difficoltà. In effetti, il primo impatto, magari ad un ascolto poco concentrato, di questo nuovo Bachelite, lascia interdetti perchè sembra di non trovare nulla di nuovo. La formula ODP, per chi, evidentemente, ha vissuto fuori dall'Italia questi ultimi 2-3 anni, è semplice: tappeto musicale elettronico lounge/shoegaze, molto molto soft, e la voce di Max che narra, e mai canta. Cosa narra? Storie. Racconti brevi, di provincia comunista o post (leggi: Reggio Emilia), probabilmente autobiografici, densi di ironia, sarcasmo e sottilissima filo-militanza. Soprattutto divertenti ma anche amari.

Detto questo, ripeto, ad un primo ascolto viene da pensare che non c'è nulla di nuovo e che questo disco nuovo ti annoierà tempo poco. E invece no.

Poco alla volta, le storie di Max ti avvolgono, ti avvincono, ti divertono (appunto) e ti circondano, ti commuovono, ti rendono partecipe. Ne vorresti ancora. E ancora. E scopri sfaccettature nuove anche musicalmente. Il moog, il wurlitzer, quell'atmosfera avvolgente che si presta ad un ascolto solitario e pensoso. Scorrono Ventrale, Dove ho messo la Golf?, la stupenda Cioccolato I.A.C.P., la toccante Venti minuti. Arrivi alla fine e ricominci da capo.

L'inflessione fortissima di Max rimarrà nelle nostre teste, e nei nostri cuori, a lungo. Applausi.

Offlaga Disco Pax - Bachelite