Alentejo blu - di Monica Ali
Mamarrosa è un villaggio (inventato) dell'Alentejo, una regione del Portogallo; a Mamarrosa ci sono le casette bianche con le porte e le finestre dipinte di blu. A Mamarrosa vivono diversi personaggi, locali e no. C'è chi vive lì da una vita, chi è andato a lavorare all'estero, negli USA, a Parigi, ed è tornato per fare la vita di prima, c'è chi ha girato il mondo, ha fatto fortuna (così si dice) ed è in procinto di tornare, c'è chi ci passa casualmente perchè è in vacanza (soprattutto inglesi), c'è chi ci è andato a vivere (inglesi) per sempre e chi ci sta soggiornando per lavorare (uno scrittore inglese), chi sogna di andare in Inghilterra come ragazza alla pari perchè Mamarrosa le sta stretta.
Monica Ali, della quale abbiamo già parlato qui, e recensito il suo bel libro di debutto qui, come dice, più o meno, Liesl Schillinger sul NY Times, ha scelto un'ottima maniera per evitare di scrivere il secondo libro simile al primo e rimanere ingabbiata in uno stereotipo. Alentejo blu è come un film corale; la scrittrice intreccia le storie di tutti questi curiosi personaggi, soprattutto i loro pensieri; al tempo stesso, crea un'attesa verso una sorta di evento, e alla fine mette tutti i suoi personaggi faccia a faccia nel finale. Il lettore rimane spiazzato inizialmente, non capendo perfettamente dove la scrittrice voglia portarlo, ma il cerchio si chiuderà, e la lettura si farà via via più scorrevole e piacevole al tempo stesso. La Ali dimostra di saper padroneggiare introspezione, storia europea, personaggi sghembi e regolari; rimane a suo agio anche allargando il "parco" personaggi.
Ottima conferma.
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