Ultimissime. Interessante la lettura del Venerdì di Repubblica di oggi. Prima di tutto, questa me l'ero persa, pare che "quando chiesero a Barack Obama le sue preferenze tv, lui rispose: The Wire". Bene, ricordatevi da chi ne avete sentito parlare, visto che stanno arrivando tutte e cinque le stagioni su Cult.
Detto questo, la cosa più bella è l'intervista al mitico Johnny Palomba, l'autore delle famose recinzioni cinematografiche. Qua la sua scheda su Wikipedia, mentre se cliccate sul suo nome arrivate al suo sito ufficiale.
Per dire: "Billielio è un firm che parla de froci". Dal 22 marzo sarà su La 7 fra i protagonisti di Grazie al cielo sei qui. Vi riporto fedelmente l'ultima parte dell'intervista, perchè a parte il suo parere su Ex, che mi rifiuto di vedere, il resto combacia paurosamente con i miei giudizi. E vi assicuro che non sono Palomba.
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L'ultimo film che ha visto?
"Ex"
Giudizio?
"Ex"
Il film più brutto di questi ultimi anni?
"Pinocchio. A Benigni voglio tanto bene, ma volevo uscire dal cinema"
Ogni sera vede un film?
"Vado al cinema due volte la settimana. E pago il biglietto. Eccetto quando invitano la Fandango alle anteprime vip: vado sempre io perchè se magna a scrocco" (Anche qui, a parte il discorso Fandango, coincidenza inquietante, n.d.Jumbolo)
Piange al cinema?
"Ho pianto come un vitello vedendo Neverland, il film sulla vita dell'autore di Peter Pan. La difficoltà di lasciare l'infanzia: essere Palomba significa essere ancora bambini"
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A qualcuno l'avevo raccontato a voce: ho l'abitudine di andare al cinema in giorni e orari poco frequentati, perchè al cinema divento asociale e non voglio essere disturbato. Quando ho visto Neverland ero al multisala Medusa a Livorno, una sala diciamo da 250 posti, e credo in sala fossimo in tre (era uno spettacolo pomeridiano): io e due donne, non so di che età precisamente. Verso la metà del film ho capito che si stavano seriamente preoccupando, perchè io stavo letteralmente singhiozzando da come piangevo.
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