Zombi – di George A. Romero 1978
Giudizio sintetico: da vedere
Proseguimento ideale del capostipite “La notte dei morti viventi”, in questo film (questa volta è a colori) un gruppo di sopravvissuti all’epidemia dei morti viventi si barrica in un ipermercato, luogo dove gli zombi continuano, senza apparente motivo, ad affluire (primo spunto geniale di metaforica denuncia alla società dei consumi).
Il film è più che valido, si innescano atroci dinamiche di sopravvivenza e, quindi, riflessioni psicologiche; disperato e quasi senza speranza, ha inoltre il pregio di reiterare l’affidamento di un ruolo principale ad un attore nero.
Truculento, a tratti realmente disturbante, si avvale della collaborazione di Dario Argento (co-sceneggiatore), che impose i Goblin come autori delle musiche, aprendo la strada alla “colonizzazione” da parte del rock delle colonne sonore di questo genere cinematografico.
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