No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090315

SLC punk!


Fuori di cresta - di James Merendino 1999


Giudizio sintetico: si può vedere


Stevo e Bob vivono a Salt Lake City, Utah - USA; per chi non lo sapesse, in un certo senso la "capitale" del mormonismo (vedere anche Religiolus per ulteriori chiarimenti). Sono punk: gli unici due. E non è facile essere punk a Salt Lake City. La loro crescita passa attraverso la sfida di non inquadrarsi, a scuola, in famiglia, con gli altri, con l'altro sesso. E, naturalmente, nasce dalla musica. Ma la vita è fatta di cambiamenti e di scoperte.


Film distribuito malissimo a suo tempo, è assurto a cult movie nel tempo. Mi arrischierei a dire anche che è stato un po' sopravvalutato se non sapessi che un paio di amici giovani di questo blog lo considerano tale, e mi perdonerebbero difficilmente l'affermazione. Scritto e diretto da James Antonioni Merendino, italo-americano del quale non è dato sapere se imparentato con Michelangelo, ricaviamo dalle sue vaghe note bografiche che nasce a Roma, si trasferisce con la famiglia negli USA a 6 anni, vive a New York e a Salt Lake City, a 16 anni torna a Roma per studiare Teologia e Filosofia, dopo di che si mette a lavorare nel cinema. Un personaggino interessante.

Ci mette del suo, in questo film, nel senso che è ovviamente in parte autobiografico. Risplende molto della luce riflessa di Trainspotting, ma "usa" la droga in maniera nettamente diversa, e ne fa una sorta di storia di formazione, della quale, però, alla fine rischia di sfuggire il senso.

Il film ha un buon ritmo, ma la verità è che la prima ora abbondante è soprattutto un susseguirsi di gag che alla fine risultano come un finto documentario sui trend giovanili americani del periodo immediatamente seguente all'inizio degli anni '80, usando massicciamente la voce fuori campo di Stevo. Non che sia brutto, intendiamoci. Interessante, seppur stilizzato, il "sezionamento" delle famiglie americane medie, degli adulti di quegli anni. Gli ultimi 15-20 minuti diventano risolutivi e cambiano totalmente l'indirizzo del film, risultando perfino spiazzanti, lasciando lo spettatore a riflettere: quello di 20 anni interessato, quello di 40 e passa non senza sensi di colpa. Naturalmente, colonna sonora da urlo. Dagli Stooges agli Spandau Ballet, dai Minor Threat ai Van Halen.

Discrete le prove dei due attori protagonisti, Matthew Lillard nei panni di Stevo (una bella faccia, peccato non si sia affermato) e Michael A.Goorjian nei panni di Bob. Risalta molto la piccola parte di Christopher McDonald, il padre di Stevo, un caratterista che abbiamo visto spesso.

Si vede che Merendino ha cose da dire e uno stile interessante. Peccato non sia più riuscito a mettersi in luce dopo questo film.

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