Niente da nascondere - di Michael Haneke (2005)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: roba da malati
George è un intellettuale, e conduce con successo una trasmissione televisiva di letteratura molto seguita. E' sposato con la bella Anne, che lavora in una casa editrice di un amico comune, hanno un figlio adolescente, Pierrot, una bella casa, una vita agiata piena di amici colti. Non gli manca niente.
Un giorno, misteriosamente, ritrovano davanti casa una busta di un supermercato con dentro uno strano disegno, fatto con mano bambinesca, e una videocassetta. Nella videocassetta si vede la loro casa ripresa dall'esterno. Le ipotesi si sprecano, ma la tensione si fa sempre più forte man mano che continuano ad arrivare videocassette e disegni strani. Il rapporto tra George e Anne si guasta, così come quello tra i genitori e il figlio Pierrot. George si fa un'idea precisa di chi sia il colpevole e lo minaccia. La storia si complica.
George è un intellettuale, e conduce con successo una trasmissione televisiva di letteratura molto seguita. E' sposato con la bella Anne, che lavora in una casa editrice di un amico comune, hanno un figlio adolescente, Pierrot, una bella casa, una vita agiata piena di amici colti. Non gli manca niente.
Un giorno, misteriosamente, ritrovano davanti casa una busta di un supermercato con dentro uno strano disegno, fatto con mano bambinesca, e una videocassetta. Nella videocassetta si vede la loro casa ripresa dall'esterno. Le ipotesi si sprecano, ma la tensione si fa sempre più forte man mano che continuano ad arrivare videocassette e disegni strani. Il rapporto tra George e Anne si guasta, così come quello tra i genitori e il figlio Pierrot. George si fa un'idea precisa di chi sia il colpevole e lo minaccia. La storia si complica.
Haneke è uno di quei registi che, a mio parere, va giudicato soprattutto per il suo lavoro globale. E' difficile apprezzare un suo film se non se ne conoscono altri, molto difficile.
Anche questo lavoro contiene una variazione sullo stesso tema portante di tutta la sua opera: la paura. La paura innestata in una situazione assolutamente agiata e benestante, compromette la stabilità anche di persone ragionevoli. Vi basti questo, per apprezzare questo film. Che l'impianto "thriller" non interessi ad Haneke si capisce dal finale, che non vi svelo per ovvi motivi.
Non vi inganni l'apparente piattezza con la quale si susseguono gli eventi, anche i più destabilizzanti: la vita è così, se la si guarda dall'esterno. Anche se Haneke, già con la scena iniziale, meriterebbe un premio per come si prende gioco dello spettatore. Vedere per credere.
Binoche e Auteuil forniscono una prova nella norma, non sopra le righe, a conferma della teoria esposta sopra.
Film fuori dagli schemi, come consuetudine di Haneke. Siete avvertiti.
Anche questo lavoro contiene una variazione sullo stesso tema portante di tutta la sua opera: la paura. La paura innestata in una situazione assolutamente agiata e benestante, compromette la stabilità anche di persone ragionevoli. Vi basti questo, per apprezzare questo film. Che l'impianto "thriller" non interessi ad Haneke si capisce dal finale, che non vi svelo per ovvi motivi.
Non vi inganni l'apparente piattezza con la quale si susseguono gli eventi, anche i più destabilizzanti: la vita è così, se la si guarda dall'esterno. Anche se Haneke, già con la scena iniziale, meriterebbe un premio per come si prende gioco dello spettatore. Vedere per credere.
Binoche e Auteuil forniscono una prova nella norma, non sopra le righe, a conferma della teoria esposta sopra.
Film fuori dagli schemi, come consuetudine di Haneke. Siete avvertiti.
4 commenti:
L'ho visto qualche anno fa, è interessante e in effetti spiazza parecchio. Non sono neppure sicuro di avere capito il finale! :(
mi sa che ne parlammo qualche tempo fa con Massi....non mi ricordo assolutamente come finisce.....anch'io lo vidi a suo tempo.
finale? c'è un finale? ;)
ma infatti...mi pare di no...ecco perché magari chi non si ricorda bene il film si immagina chissà cosa...però dai....magari c'è chi non l'ha visto....
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