Amici, amanti e... - di Ivan Reitman (2011)
Giudizio sintetico: si può perdere (1,5/5)
Giudizio vernacolare: dé maddé...un sa d'una sega
Siamo dalle parti di Los Angeles. Emma e Adam più che amici sono conoscenti, nonostante da piccoli abbiano passato del tempo assieme, poi si sono persi di vista e ritrovati in un paio di occasioni, a volte importanti (il funerale del padre di Emma, al quale Adam viene catapultato in versione casual, mentre naturalmente tutti gli altri sono in completo scuro). Adam, un padre ingombrante ed egoista, celebrità televisiva per uno show serale, lavora come assistente di studio per uno show seriale sul modello di Glee, e sogna di fare lo sceneggiatore, ma non ha il coraggio di far leggere a nessuno i suoi scritti (in verità, ci prova con suo padre, ma essendo egli il "maligno" che pensa solo a se stesso, tanto che non sarà la cosa peggiore che farà a suo figlio, questa di non leggere il suo copione); non ha legami fissi, è piuttosto impacciato con le donne, anche se piacente. Emma sta facendo il praticantato in un grande ospedale, facendo turni massacranti, e non ha tempo per una storia seria; anche lei è più che piacente.
Una coincidenza li fa finire a letto insieme, e la cosa soddisfa entrambi. Parte da Emma la proposta, all'inizio quasi per anticipare i pensieri di coppia fissa di Adam: diventare scopamici. Sesso insieme, quando uno dei due ne ha voglia e l'altro è libero, a qualsiasi ora. L'importante è niente appuntamenti, niente smancerie, nessun romanticismo, nessun coinvolgimento. Emma propone, Adam accetta. Chi cederà per primo?
Viene da pensare che Ghostbusters sia stato un episodio particolarmente fortunato, nella carriera registica di Ivan Reitman (padre di Jason, regista di Juno, Thank You For Smoking, Tra le nuvole). Ma, in fondo, qualche commedia mediamente simpatica, a parte quella già citata, era poi riuscito a tirarla fuori (Dave - Presidente per un giorno, Junior, I gemelli), comunque tutta roba che si può tranquillamente non vedere, non perdendo niente di importante. Questo Amici, amanti e..., in originale No Strings Attached (qualcosa tipo "nessun legame", titolo piuttosto edulcorato rispetto a quello della sceneggiatura di Elizabeth Meriwether, che era Friends With Benefits, esattamente la definizione che ha fatto si che in italiano si coniasse il neologismo di scopamici), è decisamente un altro film che vorrebbe far ridere, ma ci riesce poco o per niente proprio, nonostante un cast di tutto rispetto (beh, fino ad un certo punto; si, c'è Natalie Portman, fresca di Oscar per Black Swan, ma non vorremmo che i membri dell'Academy, vedendo casualmente questo film, glielo ritirassero; c'è Kevin Kline, che però ha fatto parecchio di meglio; e poi c'è Ashton Kutcher, non proprio quel che si dice "un attore").
La storia è scontata e telefonatissima, le gag sono stantìe e spesso volgarotte senza essere ficcanti, i protagonisti paiono recitare per inerzia (forse l'unica eccezione è Lake Bell, nei panni di Lucy, l'assistente con gli occhiali da nerd), e perfino la Portman non riesce a risultare eccitante, con tanto sesso sul piatto.
Sconsigliato.
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