Migration - Bossk (2021)
Si sono presi cinque anni di tempo, per completare il loro secondo album, i componenti della band inglese. Qualche giorno fa, anticipato da alcuni singoli, è uscito questo Migration, sette tracce per 40 minuti abbondanti di musica estremamente pesante, ma non solo. Ha ragione chi indica correttamente che i Bossk sono i discepoli degli Isis e dei Neurosis, e che si collocano molto vicini ai Cult of Luna, e perché no, agli altrettanto ottimi Minsk. Tracce a volte dilatate, altre semplici intervalli rumoristici, lunghe cavalcate punteggiate da riff monolitici e pesantissimi, lungamente strumentali, dove la voce fa capolino ogni tanto. Un (altro) disco roccioso, evocativo, a suo modo perfino psichedelico.
The members of the English band took five years to complete their second album. A few days ago, anticipated by some singles, this Migration was released, seven tracks for 40 minutes full of extremely heavy music, but not only. Those who correctly indicate that the Bossk are the disciples of Isis and Neurosis are right, and that they are very close to Cult of Luna, and why not, to the equally excellent Minsk. Sometimes dilated tracks, other simple noisy intervals, long rides punctuated by monolithic and very heavy riffs, long instrumental, where the voice peeps out from time to time. A (another) rocky disc, evocative, even psychedelic in its own way.