Funstyle - Liz Phair (2010)
Devo purtroppo concordare con la stragrande maggioranza della critica: il sesto disco della statunitense, uscito in luglio, fa piuttosto schifo. Ed è un peccato.
Eternamente sospesa tra l'alt-rock di qualità, e la versione sboccata di Sheryl Crow, dotata di classe innata (You Should Know Me) e del dono del songwriting, la Phair dà sempre e costantemente l'impressione di prendere per il culo l'universo: ascoltare U Hate It o Smoke per credere. Ecco che giustamente, uno ascolta Satisfied, e, come si chiede correttamente Douglas Wolk di Pitchfork, "è Liz Phair che sta suonando una power ballad alla Bryan Adams, condita pure da un testo infarcito di clichés, oppure è Liz Phair che sta facendo la parodia di una power ballad?".
Insomma, sembra quasi un disco fatto per puro divertimento, e per ricevere recensioni negative da ogni dove. Liz Phair che fa un bhangra-rap (Bollywood)? Un classico I don't give a fuck. Potrebbe essere.
Nessun commento:
Posta un commento