Surfing The Void - Klaxons (2010)
Secondo disco per i londinesi dopo il debutto del 2007 Myths Of The Near Future. Catalogati (anche) alla voce synth rock, forniscono una ulteriore prova della derivazione del più classico brit rock miscelata appunto con un'elettronica poco invadente, appena protagonista.
I pezzi sono quasi tutti discreti, il songwriting c'è, ma non è di quelli killer, anche se bisogna ammettere che l'incrocio tra le chitarre sferraglianti (ma non in primissimo piano) ed il loro uso dosatissimo di elettronica, aiutata dal basso molto compresso, dalla batteria usata spesso in maniera tribal-percussiva, e dai filtri per le voci, genera un'atmosfera vagamente doomsdayana, o quantomeno post-atomica.
Non mi ha sconvolto più di tanto, ma avranno un loro pubblico.
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