No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20101101

sette mari, tredici fiumi


Brick Lane - di Sarah Gavron (2007)


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: mellio 'r libro, ma se uno ciaddaffà..


Nazneen nasce in Bangladesh, e vive un'infanzia felice e spensierata, nonostante l'estrema povertà. I dolori cominciano col suicidio della madre, e proseguono quando, purtroppo per lei, come vuole la tradizione, viene destinata ancora molto giovane ad un matrimonio combinato, con un uomo originario del Bangladesh, ma emigrato in Inghilterra, dove arriva agli inizi degli anni '80. Chanu, il marito, non è un uomo cattivo, ma è noioso, fumoso (a livello di concetti), e si sovrastima parecchio. Nazneen con pazienza e spirito di sopportazione vive quasi da reclusa, esce solo per comprare da mangiare, cresce con amore due figlie, che inevitabilmente, nonostante, soprattutto Chanu, insista per educarle come nel paese d'origine, crescono come piccole occidentali, inglesi nello specifico.

L'orgoglio, misto a uno strano senso di superiorità nei confronti degli occidentali, di Chanu è tale che, quando perde il lavoro, minimizza la cosa con la famiglia, cercando di conservare lo stesso stile di vita, mentre Nazneen razionalizza immediatamente, e si cerca un lavoro, che naturalmente dovrà fare in casa. Questo nuovo lavoro, la porta a conoscere Karim, che le farà battere il cuore, un cuore che pareva addormentato.


Trasposizione onesta del bel libro omonimo di Monica Ali, decisione (quella di girarci un film) che ha portato dietro di sé qualche polemica in Inghilterra, il lavoro della Gavron soffre naturalmente di problemi di "spazio", dovendo tagliare, o comunque passare in secondo piano, qualche sottotrama (quella della sorella Hasina, messa sullo sfondo), e punta su un taglio sentimentale quasi classico, quando in realtà, nella storia di Nazneen, almeno per noi occidentali, c'è davvero poco di classico; potrebbe comunque riuscire nell'intento di incuriosire lo spettatore inconsapevole (della storia), e spingerlo a leggersi il libro. Sceneggiatura scritta da Laura Jones (ha lavorato anche per Jane Campion) e Abi Morgan (soprattutto tv), nel film c'è davvero troppo poco, rispetto sempre al libro, per essere invece soddisfacente per chi lo ha letto. Ovviamente è un peccato, perchè nella storia originale non si fanno sconti alla comunità di immigrati, senza contare che la figura di Hasina risulta meravigliosa pur nel suo squallore "obbligato", e fa il paio con quella di Nazneen (che però non riesce ad eguagliare la Nazneen del libro, e scusate se sono ripetitivo).

La fotografia è buona, e le prove degli attori anche. Per quanto risulti convincente Satish Kaushik nei panni di Chanu, è splendida Tannishtha Chatterjee nella parte di Nazneen, che in molte parti del film riesce a recitare solo con gli occhi.

Nonostante il film non sia un capolavoro, il finale, perfettamente aderente a quello del libro, gli fa comunque acquistare dei punti.


Mai distribuito in Italia, il dvd è distribuito da Sony Pictures Classics con i sottotitoli francesi.

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