Chamber Music Society - Esperanza Spalding (2010)
Era da un po' che non mi capitava di ascoltare un disco così noioso. Non è che ce l'abbia con il jazz in generale, sia chiaro. Beh forse un pochino si, ma non troppo. Fatto sta che del terzo disco della bassista e cantante di Portland, ne avevo letto fulmini e saette, incensato e osannato.
A me pare una serie infinita di scale (eseguite sia con gli strumenti che con la voce), di esercizi di stile infiniti e reiterati.
Come detto, una noia mortale. Estenuante nel senso negativo del termine.
Nessun commento:
Posta un commento