Harlem River Blues - Justin Townes Earle (2010)
Ebbene si, sembra proprio di farlo apposta per incuriosire l'amico Monty. E invece sto solo andando in ordine alfabetico, salvo poi tornare indietro per qualcosa di nuovo. Terzo disco (più l'EP di debutto Yuma del 2007) per il figlio di Steve (Earle), ragazzone ex tossico non ancora trentenne, autore di un'americana influenzata (anche) dal bluegrass, tutto sommato piuttosto classica, al quale però non mancano i buoni pezzi. Disco spesso languido e malinconico, voce all'altezza.
Rogers Park, come altre cose, sa di Springsteen a pacchi, ma è obbligatorio commuoversi.
3 commenti:
Questo petting è estenuante.
dì la verità, se tu fossi una donna ci avrei saputo fare....
Boia dè!
Il sesso tantrico di Sting ti fa
una pippa!
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