Away We Go - di Sam Mendes 2009
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Giudizio vernacolare: bellino abbestia
Burt e Verona sono una coppia di 34enni che si amano, hanno due lavori piuttosto precari, una casa che non è degna di questo nome, ma sono felici insieme. Si scopre che Verona è incinta, e la coppia affronta tranquillamente la gravidanza, seppur non l'avessero programmata, fino al sesto mese, quando decidono di far visita ai genitori di Burt, Jerry e Gloria, che abitano vicino a loro, per sondare il terreno: avranno senz'altro bisogno del loro appoggio. E invece, durante la cena nella bella casa dei genitori di Burt, i due scoprono che Jerry e Gloria se ne andranno a vivere per un paio d'anni in Belgio, semplicemente "perchè è una cosa che volevano fare da molto", partendo un mese prima che Verona partorisca, ed affittando la loro casa. I due giovani ci rimangono di sasso. I genitori di Verona sono morti molti anni prima, e la loro morte addolora ancora la ragazza a tal punto che non ne vuole mai parlare. E' uno degli argomenti che i due affrontano in seguito alla delusione datagli da Jerry e Gloria. Burt e Verona, armati solo del loro amore, decidono allora di partire e di andare a visitare tutti i loro conoscenti e parenti, in giro per gli USA e il Canada, per verificare se qualcuno di loro è disposto a dare loro una mano con il neonato, e magari trasferirsi vicino a quella, o a quelle ipotetiche persone, visto che ormai non c'è più niente che li lega a nessun posto particolare.
Riflettendo, Burt e Verona pensano di essere strani, fuori della norma, per non "aver concluso niente" nella vita. E invece...
E' un peccato che questo ultimo lavoro di Sam Mendes (American Beauty, Era mio padre, Jarhead, Revolutionary Road) sia passato così presto nel dimenticatoio, tanto da non aver trovato una distribuzione in Italia e, soprattutto, da aver incassato pochissimo negli USA. E' un peccato perchè questo film è un film che ha in sé della poesia, una discreta dose di delicatezza, un incedere inizialmente sghembo, che nasconde le proprie intenzioni, ma che a poco a poco diventa sempre più chiaro, un messaggio positivo, se volete pure buonista, ma assolutamente condivisibile. Uno di quei film che stanno agli antipodi delle pellicole roboanti, chiassose, invadenti, ma che quando iniziano i titoli di coda senti che ti hanno lasciato qualcosa.
E' semplice, in fin dei conti, ma pieno d'amore e di speranza.
La sceneggiatura scritta da Dave Eggers insieme alla moglie Vendela Vida, ha il fascino di una bella opera letteraria, il sapore avvolgente di una storia piena di sentimenti, di paure, di emozioni, ed è diretta con garbo da Mendes, che ha a disposizione un cast non di primissimo piano ma di tutto rispetto, con star di media grandezza in ruoli da non protagonisti (Maggie Gyllenhaal, Jeff Daniels, Chris Messina), e due protagonisti poco conosciuti (Maya Rudolph nei panni di Verona e John Krasinski, irriconoscibile con barba e capelli trasandati nei panni di Burt), assolutamente perfetti nel mettere in scena una coppia fuori dagli schemi ma piena di buoni sentimenti e di insicurezze, come ognuno a questo mondo.
Fotografia discreta, colonna sonora piacevole e romantica, con qualche classico, oltre a pezzi in prevalenza del nickdrakeiano Alexi Murdoch, diversi momenti grotteschi e divertenti, altri toccanti (Verona/Maya Rudolph che canta Mr. Tambourine Man come ninna nanna alla nipote è davvero una scena indimenticabile), finale che gonfia il cuore.
Un gioiellino.
2 commenti:
bella recensione che invoglia a vedere il film
tanto che sono andato sul mio sito cinematografico di riferimento mymovies.it
e sembra che la distribuzione in italia l'abbia trovata
Bim uscita venerdì 23 aprile 2010
Sembra, in un certo senso, una riscrittura "in positivo" di Revolutionary Road. Interessante.
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