Quanto costa vivere senza dignità
Abdoulaye Tao, Le Pays, Burkina Faso
Gli immigrati vengono definiti angeli finché sono pronti a sacrificarsi ma diventano demoni quando chiedono più diritti. L’opinione di un quotidiano burkinabé
Il 7 gennaio 2010 l’Italia è stata scossa dalle violenze contro gli immigrati a Rosarno. Due giorni di scontri sono terminati con il trasferimento di centinaia di persone nei centri d’accoglienza del sud d’Italia. La decisione è stata presa per metterli al riparo dalla rabbia degli abitanti. Gli africani non sono più i benvenuti negli agrumeti di Rosarno, che ogni anno danno lavoro a circa quattromila immigrati. I giornali occidentali riferiscono che qualcuno ha sparato agli immigrati come fossero dei conigli. La reazione non è stata, perciò, un atto di rivolta, ma di legittima difesa. La popolazione di Rosarno ha organizzato una specie di caccia all’uomo per allontanare i lavoratori stagionali, che vivevano in baracche ed erano pagati pochissimo. La maggior parte degli immigrati africani in Italia lavora in nero nell’agricoltura e nell’edilizia. Cos’hanno fatto le autorità italiane per prevenire questi disordini così facilmente prevedibili? Nulla, a giudicare dalle reazioni del ministro dell’interno italiano, che vorrebbe sfruttare questi incidenti per inasprire le leggi sull’immigrazione. Finora c’è stata “troppa tolleranza”, ha commentato, parole che non fanno presagire nulla di buono. Non è escluso che la caccia agli immigrati si diffonda anche nel resto d’Italia, dove la manodopera utile e a buon mercato è altrettanto indispensabile.
Un dibattito per intellettuali
Viste dall’Africa, le immagini di Rosarno dovrebbero spingere chi vuole emigrare a riflettere bene sul prezzo da pagare per un soggiorno clandestino in Europa. Il dibattito sulla regolamentazione dei lussi migratori è di grande attualità sia in Europa sia in Africa, ma coinvolge solo le classi più istruite. Il problema è che gli analfabeti, quando arrivano in Europa, sono destinati a subire abusi e sfruttamento. Angeli all’inizio, perché disposti a sacrificarsi, possono diventare da un giorno all’altro dei demoni, senza documenti e quindi vulnerabili. Di chi è la colpa? Innanzitutto dei governi africani e delle loro politiche fallimentari. Ma anche dei paesi europei che dovrebbero avere più rispetto per la dignità umana.
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Da Internazionale 829
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