Crimen Perfecto – di Alex de la Iglesia 2005
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: strano, ma ganzetto
Rafael è capo del reparto abbigliamento e accessori donna dei grandi magazzini Yeyo’s; brillante venditore, gran successo con le donne, elegante e ambizioso, a fine mese potrebbe essere promosso capo "piano". Il piano comprende anche il reparto uomo, diretto da Don Antonio, bravo venditore ma col parrucchino e sospetto omosessuale. Va male per Rafael, che durante una lite uccide Don Antonio. Unica testimone Lourdes, commessa molto brutta che Rafael non ha mai considerato.
Lo scettro del comando passa nelle mani della ragazza, che in pratica riduce in schiavitù Rafael fino a fargli promettere di sposarla. A questo punto, Rafael passa al contrattacco.
Lo scettro del comando passa nelle mani della ragazza, che in pratica riduce in schiavitù Rafael fino a fargli promettere di sposarla. A questo punto, Rafael passa al contrattacco.
De la Iglesia è un regista estremo ma interessante, che ha prodotto gioiellini trash (Azione mutante, La comunidad), e che continua imperterrito a percorrere una strada personale, una particolarissima interpretazione del genere thriller.
Il risultato però, questa volta è leggermente inferiore alle attese.
Il film diverte ed è ben diretto, sostenuto dai due interpreti principali davvero ottimi a livello di mimica e interpretazione, circondati da caratteristi spagnoli di prim’ordine.
Si ha però come l’impressione che il regista potesse affondare il colpo ancora di più, rimanendo quindi con un senso di incompiutezza.
A chi invece preferisce non riflettere troppo al cinema, questa commedia nera potrebbe piacere molto.
Il risultato però, questa volta è leggermente inferiore alle attese.
Il film diverte ed è ben diretto, sostenuto dai due interpreti principali davvero ottimi a livello di mimica e interpretazione, circondati da caratteristi spagnoli di prim’ordine.
Si ha però come l’impressione che il regista potesse affondare il colpo ancora di più, rimanendo quindi con un senso di incompiutezza.
A chi invece preferisce non riflettere troppo al cinema, questa commedia nera potrebbe piacere molto.
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