Le passeggiate al Campo di Marte – di Robert Guédiguian 2005
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: parti'olare
Tratto del libro di Georges-Marc Benamou (che ha collaborato alla sceneggiatura), "Le derniere Mitterrand", il film illustra gli ultimi mesi di vita dell’ex Presidente francese, morto poco dopo la fine del suo secondo mandato (è stato quindi per 14 anni Presidente della Francia), e il suo particolarissimo rapporto con un giovane giornalista accreditato per scrivere un libro-intervista sulla sua vita. Le lamentele di un uomo di potere, il suo declino fisico, i dubbi del giovane intervistatore e la sua vita privata che va alla deriva, nel frattempo, si intrecciano, rendendo molto toccanti le due vicende.
Difficile non rimanere affascinati da questo film, che avrebbe, al contrario, tutte le carte in regola per annoiare. Verboso, lento e cavilloso, difficile da comprendere per chi è poco informato sulla realtà francese.
Eppure, Guédiguian, che ha firmato in passato splendidi affreschi proletari marsigliesi (Marius e Jeannette, La ville est tranquille, A l’attaque!), passato alle storie d’amore complicate (Marie-Jo e i suoi due amori), riesce a catturare l’attenzione dello spettatore proprio mettendo sullo stesso piano il declino di un uomo di potere e la vita di un uomo semplice, non trascurando il piano politico, da uomo di sinistra che si interroga sulla valenza del politico Mitterrand e sul suo passato rimasto comunque poco chiaro.
Bravi gli interpreti, sia il giovane Jalil Lespert (già visto in Risorse umane di Cantet), sia l’anziano Michel Bouquet, straordinario nella sua metamorfosi mitterrandiana.
Eppure, Guédiguian, che ha firmato in passato splendidi affreschi proletari marsigliesi (Marius e Jeannette, La ville est tranquille, A l’attaque!), passato alle storie d’amore complicate (Marie-Jo e i suoi due amori), riesce a catturare l’attenzione dello spettatore proprio mettendo sullo stesso piano il declino di un uomo di potere e la vita di un uomo semplice, non trascurando il piano politico, da uomo di sinistra che si interroga sulla valenza del politico Mitterrand e sul suo passato rimasto comunque poco chiaro.
Bravi gli interpreti, sia il giovane Jalil Lespert (già visto in Risorse umane di Cantet), sia l’anziano Michel Bouquet, straordinario nella sua metamorfosi mitterrandiana.
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