Heimat 3 – Cronaca di un cambiamento epocale – I campioni del mondo 1990 – di Edgar Reitz 2005
Giudizio sintetico: si dovrebbe perdere (ma per capire il contesto, va visto)
Nell’arco dello svolgimento dei Mondiali di calcio del 1990, svoltisi in Italia e vinti dalla Germania appena riunificata, vengono racchiusi gli avvenimenti di questo secondo episodio della terza serie di Heimat.
Si festeggia l’inaugurazione della casa Gunderrode di Clarissa ed Hermann, i fratelli di quest’ultimo continuano ad essere lontanissimi (Anton invecchia e viene insidiato dai figli che lo considerano antiquato nella conduzione dell’impresa, Ernst cerca di coinvolgere Tobi a dargli una mano a recuperare opere d’arte all’Est, ormai terra di conquista), gli operai della casa, a lavoro finito, cercano di costruirsi un futuro (Gunnar diventa ricco vendendo pezzi di muro agli americani, Hudo fa il disinfestatore, Tillmann si innamora, di Tobi abbiamo già detto).
Si festeggia l’inaugurazione della casa Gunderrode di Clarissa ed Hermann, i fratelli di quest’ultimo continuano ad essere lontanissimi (Anton invecchia e viene insidiato dai figli che lo considerano antiquato nella conduzione dell’impresa, Ernst cerca di coinvolgere Tobi a dargli una mano a recuperare opere d’arte all’Est, ormai terra di conquista), gli operai della casa, a lavoro finito, cercano di costruirsi un futuro (Gunnar diventa ricco vendendo pezzi di muro agli americani, Hudo fa il disinfestatore, Tillmann si innamora, di Tobi abbiamo già detto).
Reitz, evidentemente, getta le basi per gli intrecci che alimenteranno gli altri episodi, e per la prima volta appare stanco; l’episodio in questione infatti, è uno dei peggiori visti fin qui. Alcuni momenti imbarazzanti anche tecnicamente (la scena dei tifosi tedeschi che festeggiano davanti al Colosseo, pacchianamente sovrapposto sullo sfondo, è inguardabile), con pochi momenti interessanti (quelli con Tobi che ritorna alla comune).
Confidiamo nel proseguimento.
Confidiamo nel proseguimento.
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