No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100410

blues del mattatoio


Abattoir Blues/The Lyre Of Orpheus - Nick Cave & The Bad Seeds (2004)


Nick Cave è un monumento del rock, ma un monumento atipico, difficilmente catalogabile. Giudicando il suo nuovo doppio cd, non si può non pensare alla sua storia personale: da quasi punk, furioso e incazzato, attraverso droga, storie d’amore e di vita, uomo che ha vissuto in mezzo mondo, a “impiegato” della musica, con famiglia felice, come confessa da alcuni anni nelle interviste.
Ecco perché i fans di vecchia data stenteranno ad intravedere il furibondo Cave di, tanto per fare un esempio, “The Mercy Seat” in questo nuovo lavoro.
Volendo seguire questo ragionamento, forse la pura rabbia è giusto lasciarla ai più giovani; ma detto questo, è bene dire che è un disco che vi conquisterà, e che, probabilmente, è uno dei dischi più belli di questo anno.
Dal folk di “Breathless”, al tappeto d’archi e piano di “Carry Me”, alla struggente “Easy Money”, all’incedere sontuoso di “Abattoir Blues”, alla cattiveria di “Hiding All Away” (dove finalmente la similitudine con Jon Spencer si fa chiara una volta per tutte), alle aperture pop di classe di “Nature Boy” e “There She Goes, My Beautiful World”, questo lavoro vi pervaderà di passione e di buona musica.
Non è poco.

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Nota necessaria, anche se si intuisce, la recensione è del 2004

3 commenti:

Anonimo ha detto...

a me il "nuovo"nick piace più del vecchio...forse sarò uno dei pochi a non avere nostalgia del suo passato musicale,ma la sua metamorfosi artistica la condivido in pieno,malgrado ancora oggi il punk lo ascolti con piacere.

punkow

jumbolo ha detto...

sinceramente, non mi sono mai fermato a pensarci: apprezzo entrambe le cose, e le trovo parti integranti di un percorso rispettabilissimo, che ci ha dato grande musica. so che è un po' retorico, ma ogni tanto ci vuole.

Anonimo ha detto...

un artista deve evolversi per non essere banale.ecco perchè apprezzo il nick cave più recente...e poi è chiaro che anche il passato non va ASSOLUTAMENTE dimenticato.

cmq,la tua è una sana retorica.

punkow