Il suicidio dei samurai – Verdena (2004)
Pur riascoltandolo un sacco di volte, il terzo lavoro dei Verdena lascia un senso di incompiutezza piuttosto forte, se inquadrato in un contesto generale.
Dopo un esordio molto energico e una sterzata molto vicina allo stoner-rock, la strada continua, il suono si alleggerisce leggermente, almeno in alcune parti delle canzoni, la band si arricchisce di un tastierista (Fidel), che si sente qua e là nel disco.
Un disco come sempre molto “suonato”, con parti strumentali ampie, ma con arrangiamenti e passaggi che suonano datati, probabilmente in maniera voluta.
Quindi, a livello musicale niente di esaltante. Il problema principale dei Verdena comunque, rimane ancora quello dei testi, che suonano assolutamente deboli e insulsi; ed in fondo è un peccato, visto che, nonostante tutto, pezzi come “Mina” o “40 secondi di niente”, non sono affatto male.
1 commento:
questo è l'incesticide dei verdena.
parrebbe fosse un disco di scarti riarrangiati dei primi due dischi.
a me personalmente non dispiace per niente.
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