Malena es un nombre de tango - di Gerardo Herrero 1996
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: 'nzomma
Malena nasce in una famiglia dell'alta borghesia spagnola, e si ritrova perennemente in competizione con la sorella gemella eterozigote Reina. Reina è perfetta, educata, sa suonare il piano ed è diligente. Malena è diversa. Ed ha paura di essere l'erede del ramo della famiglia che porta "cattivo sangue" nelle vene; almeno, così si dice. Il nonno, quando lei ha appena 12 anni, cerca di dissuaderla dal credere certe cose, ma le regala un diamante preziosissimo, dicendole che, nel caso sia in difficoltà, quando sarà grande, potrà venderlo e le salverà la vita.
E' così che Malena cresce, e un'estate, mentre ha 15 anni, si innamora di Fernando, nipote anche lui dello stesso nonno, che ha avuto un'altra famiglia "parallela", con una donna del paese dove la famiglia ha la residenza estiva. E' il suo primo uomo, il suo primo grande amore, e la sera in cui il nonno muore, Fernando la lascia, senza motivo. Malena ci metterà molto tempo per dimenticare, per trovare il suo posto nel mondo, per capire come confrontarsi con l'altro sesso, per capire perchè capitino tutte a lei...alla fine, capirà che c'è sempre stato un unico burattinaio...
Ecco l'ennesima dimostrazione che nonostante si abbiano buone intenzioni, è molto difficile trasporre al cinema un ottimo libro. Il terzo libro di Almudena Grandes, sceneggiato per il regista Herrero da Senel Paz, che aveva sceneggiato Fragola e cioccolato adattando per il cinema la sua raccolta di racconti El lobo, el bosque y el hombre nuevo, sfronda l'imponente tomo della Grandes, cercando di rimanere comunque fedele a quello che voleva esprimere la scrittrice, ma alla fine, nonostante gli sforzi, qualcosa si perde. Il regista è diligente, e soprattutto la protagonista, splendida come sempre, Ariadna Gil (negli ultimi anni l'abbiamo vista in Appaloosa e ne Il labirinto del Fauno), si dà un gran da fare, ma il resto non è all'altezza. La Gil, c'è da dirlo, riesce da sola a far rimanere tutti dalla sua parte, nonostante tutto.
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