Alla luce del sole – di Roberto Faenza 2005
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: i preti che ci garbano
Gli ultimi due anni di vita di Padre Pino Puglisi, nella parrocchia palermitana di Brancaccio, quartiere dove era nato, e dove, come disse lui stesso a chi gli domandò perchè proprio lì, era tornato per rendere qualcosa, visto che, della sua generazione, lui fu l’unico a non diventare mafioso o delinquente; tutto ciò, ancora lui a dirlo, per merito dei suoi genitori, che gli avevano insegnato i valori dell’onestà e del lavoro.
Ci sono film che valgono al di là della "confezione": questo è uno di quelli, e va visto anche se tecnicamente è poco più di un prodotto televisivo.
La cosa che più fa male, è che in Italia, i film che arrivano al cuore, parlano sempre e solo di persone morte; questi sono gli unici e veri eroi italiani: quelli morti ammazzati vigliaccamente dalla mafia (oltre a quelli morti sul lavoro).
Il film, come già detto, arriva al cuore, e questo è quanto basta. Zingaretti asciutto (non è una battuta) e perfetto, anche col parrucchino. Da vedere, non fosse altro che per non dimenticare.
Mai.
La cosa che più fa male, è che in Italia, i film che arrivano al cuore, parlano sempre e solo di persone morte; questi sono gli unici e veri eroi italiani: quelli morti ammazzati vigliaccamente dalla mafia (oltre a quelli morti sul lavoro).
Il film, come già detto, arriva al cuore, e questo è quanto basta. Zingaretti asciutto (non è una battuta) e perfetto, anche col parrucchino. Da vedere, non fosse altro che per non dimenticare.
Mai.
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