No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100411

morire senza lavoro

MORIRE DI CRISI - IN ONDA DOMENICA 11 APRILE 2010 ALLE 12.55
“Morire di crisi” è il titolo della puntata di Racconti di vita che Giovanni Anversa dedica a quei casi di imprenditori e lavoratori che a causa della crisi economica si sono suicidati.

Ormai non sono piú casi sporadici e sempre di piú la grave crisi che colpisce il mondo del lavoro e delle imprese può anche provocare conseguenze estreme come il suicidio. Il caso eclatante dei suicidi a France Telecom aveva richiamato l’attenzione di tutti ma oggi la serie di suicidi che hanno interessato piccoli imprenditori del Nord Est e qualche lavoratore al Nord e al Sud del nostro Paese fà pensare che il “morire di crisi” non può piú essere sottovalutato. Per parlarne Giovanni Anversa ha invitato negli studi Rai di Napoli Giuseppe Baratto, imprenditore veneto che dopo il fallimento a causa di prestiti negati dalle banche ha comprato un proiettile come atto dimostrativo, e Katia Mazzuccato, che nonostante una brillante carriera da imprenditrice ha dovuto affrontare una grave crisi finanziaria che l’ha portata al fallimento dal quale si è risollevata investendo in Africa. I filmati sono stati realizzati nel Nord Est dove un gruppo di lavoratori parla della loro situazione dopo che il datore di lavoro si è tolto la vita, e a Pistoia dove la solidarietà tra lavoratori in crisi e cittadini è la prova che insieme si possono superare anche i momenti difficili.
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Non mi stancherò mai di ripeterlo, le poche volte che riesco a vedere questa trasmissione, una delle più interessanti e valide cose che la tv pubblica ci propone.
Il sito ufficiale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

MAH!?!...sono sempre più convinto che sul tema del lavoro,la crisi sia solo all'inizio.
i cavalieri del lavoro europeo,tendono a cavalcare sempre di più,l'onda che porta nei paesi in via di sviluppo.sotto questo punto di vista la globalizazione è stata DEVASTANTE,e probabilmente, il peggio deve ancora arrivare.
...chiamatemi comunista o pessimista,ma non riesco a vedere un futuro più chiaro del nero.

spero di sbagliarmi!

punkow

katia mazzucato ha detto...

Antonio Gregolin: “qual’é oggi la cosa che ti spaventa di più?”
Katia Mazzucato: “ mi spaventano i ragionamenti precostituiti che riducono la capacità di intendere e di volere delle persone che ho lasciato in Italia”
Antonio Gregolin: “ E tu come sei riuscita a mantenere integro l’uso delle tue facoltà intellettive?”
Katia Mazzucato: “ E’ stato semplice ma faticoso. E’ un po’ come quando si vuole mangiare una buona pasta e sei costretta a fartela in casa, a mano. Semplice, perché bastano solo uova e farina. Faticoso, perché ci vuole anche l’olio di gomito, che oramai in “dispensa” non si trova quasi più …

jumbolo ha detto...

Signora Katia, perdoni il ritardo con cui leggo il suo commento, volevo solo esprimerle il mio massimo rispetto per quello che fa.
Saluti