No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100403

sempreverde


Electric – The Cult (1987)

Questa volta vi voglio parlare di un disco uscito nel 1987, 23 anni fa. Si tratta del terzo lavoro dei Cult, un disco secondo me grandioso (si capisce che è uno dei miei preferiti di tutti i tempi?), che all’epoca spiazzò chi conosceva i Cult come rocker tendenti alle atmosfere dark (venivano infatti dal secondo lavoro “Love” contenente il fortunatissimo singolo “Rain”).

Dettero alla luce un disco rock che più rock non si può. Mid tempos a iosa, strofa-ritornello (accattivantissimi) due volte e poi l’assolone, chitarre potenti, cantato sofferto quanto basta, sezione ritmica quadrata e senza fronzoli.

Poco altro da dire; canzoni come “Wild Flower”, “Peace Dog”, “Lil’ Devil”, “King Contrary Man”, “Love Removal Machine”, “Outlaw”, potrebbero girare all’infinito nel lettore di qualsiasi anima rock senza mai diventare obsolete.

La cover di “Born To Be Wild” degli Steppenwolf ci sta come la mozzarella sulla pizza.
Vero capolavoro sottostimato.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ancora oggi ascolto con piacere questo gruppo,che in italia non ha avuto lo stesso successo europeo.
neache io so spiegarmi perchè "electric" sia stato quasi snobbato.però love e sonic temple erano riusciti a raggiungere quasi la perfezione,canzoni come ciao eddie ,tanto per citarne una,mettono i brividi.
...ma sono scomparsi completamente???

punkow

Matteo ha detto...

Sottostimato non da me. She sells sanctuary è LA canzone.
Love ed Electric coppia perfetta.

jumbolo ha detto...

no punkow, purtroppo esistono ancora (ovviamente riformati) e Ian Astbury pare si trascini per il mondo a fare figuracce perchè non ha più voce (hanno suonato recentemente anche in Italia, 2009), mentre Billy Duffy se la cava sempre egregiamente.
Astbury ha formato anche gli Holy Barbarians e ha cantanto nei Doors in un tour di reunion.

Anonimo ha detto...

Bravo jumbolo, bel revival. E' roba che si ascolta sempre volentieri. Ricordo di averli anche visti con soddisfazione al "tenda" di Firenze, se non sbaglio, nella primavera dell'86.
Mog-Ur.