No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110328

avanti confusione


Anda Jaleo - Josephine Foster & The Victor Herrero Band (2010)

Non sono un fan della folk singer del Colorado, ma devo dire che forse per il fatto che non ne parla mai nessuno, e che abbia una parabola musicale quantomeno strana, così come perché non è semplice ascoltare senza attenzione, che ne so, un disco come il suo A Wolf In Sheep's Clothing, fatto di lieder con musica di Brahms o Schubert, e parole di Goethe o Morike, o come Graphic As A Star, tutto un disco in cui musica le poesie di Emily Dickinson (scritto in Spagna), le porto un grandissimo rispetto anche senza esserle devoto.
Così, oggi vado a parlarvi brevemente di questo suo ultimo lavoro, uscito l'anno scorso, dove, insieme al marito Victor Herrero, e la di lui band, ridanno vita nientemeno che al disco del 1931 Collecciòn de Canciones Populares Espanolas, disco cantato da La Argentinita, aka Encarnaciòn Lòpez Jùlvez, accompagnata al piano da Federico Garcìa Lorca, che aveva scritto anche i testi, e che sotto il franchismo fu bandito, così come i canti popolari (appunto) che venivano su quel disco suonati, assumendo definitivamente un significato politico, oltre che popolare.
Il risultato è, ancora una volta, affascinante, anche se spesso il castigliano della Foster, che pure ormai lo parla discretamente, zoppica sottoposto alla metrica, e la sua voce, con la sua classica tonalità mediamente alta, non è mai semplice da approcciare.
Di certo, se cercato il rock, non lo troverete qua, e neppure il country. Come detto, è musica popolare spagnola, ci sono perfino le nacchere e i tacchi delle scarpe in bella evidenza.
Se vi sentite pronti per un'esperienza del genere, non ve ne pentirete.

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