Bad Luck - di Andrzej Munk (1960)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: fantozzi polacco!
La storia di Jan Piszczyk che attraversa la storia del suo paese, la Polonia, dal 1930 al 1960. Jan è fondamentalmente un uomo piccolo piccolo, ignaro di quello che gli accade intorno, e cerca un'affermazione, una qualsiasi. E si ritrova sempre dalla parte sbagliata.
Non solo, per aiutare chi non ha dimestichezza con la Polonia e la sua tormentatissima storia, per quanto riguarda soprattutto il secolo scorso, lo Jan interpretato da un favoloso Bogumil Kobiela si può avvicinare ad un Fantozzi in riva alla Vistola: ci sono similitudini con lo Zelig di Woody Allen, o con il Forrest Gump di Robert Zemeckis, ma Munk è certamente più cattivo.
Ispirato fortemente dal cinema muto, fotografato in un discreto bianco e nero e composto di vari flashback, lo sguardo agrodolce di Munk attraversa il trentennio, che a quell'epoca si era appena concluso, attraverso le peripezie tragicomiche di Jan, e diverte lasciando sempre un gusto molto amaro.
Chi avesse voglia di approfondire, non rimarrà certamente deluso.
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