No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110317

liar


Lie To Me - di Samuel Baum - Stagione 3 (13 episodi; Fox) - 2010/2011

Anche navigando in rete, ci si accorge che il timore dei fans di Lie To Me (breve sinossi qui) è sempre, costantemente, quello che la serie chiuda. Magari è il suo bello, magari la produzione stessa lo fa per tenere alta la tensione. Pare proprio che Fox tenga il serial in questione un po' come una ruota di scorta (anticipo del debutto di questa nuova stagione per cancellazione di un'altra - Lone Star -, andamento altalenante delle stagioni in quanto a numero di episodi - pare che pure questa stagione dovesse essere di 22 episodi, e invece è stata fermata a 13 -, stop prolungati).
Chissà che sia proprio per tutte questa ragioni, che assistiamo, negli ultimissimi episodi, ad una svolta che sinceramente non ci aspettavamo, o meglio, è sempre stata lì, in agguato, ma per il bene della serie, personalmente mi sarei aspettato che non sarebbe mai stata sfruttata dagli sceneggiatori. Non vi dico, naturalmente, di cosa si tratta, per non rovinarvi la sorpresa, se di sorpresa si può parlare.
Nonostante ciò, a me la serie continua a piacere, e devo dire che i primissimi episodi di questa stagione mi avevano fatto assaporare qualcosa di veramente esplosivo. Così non è stato, ma di certo si continua ad apprezzare tutta una serie di sceneggiature relativamente asciutte e dinamiche, e, sarò ripetitivo, una prestazione davvero superba di Tim Roth nei panni dell'assoluto protagonista. A tale proposito, una curiosità racchiusa in una parentesi personale: il serial sta avendo un discreto seguito anche in Italia (va su Rete 4), e pure un pubblico a volte sorprendente. Mi è capitato di vedere qualche episodio, ed ho concluso che, ancora una volta, il doppiaggio è un'operazione barbarica (da leggere nell'accezione peggiore del termine), soprattutto nei confronti del personaggio interpretato da Roth, ed ho pregato perfino le mie zie di vederlo in lingua originale con i sottotitoli.
Cast principale invariato, c'è però una "sostituzione": lo "sbirro" di riferimento non è più Ben Reynolds, interpretato da Mekhi Phifer, bensì il Detective Wallowski, interpretata da Monique Gabriela Curnen, carattere introdotto già sul finire della stagione 2, non una classica bellezza, ma attrice con viso che definirei tormentato, che abbiamo visto in un sacco di piccole parti sia in tv che al cine (non ultima quella della badante portoricana del padre di Gemma in Sons Of Anarchy).
Cominciano a trapelare velate promesse ed a nascere gruppi di supporto: staremo a vedere se ci sarà una quarta stagione.

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