No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110329

codice postale islandese


101 Reykjavìk - di Baltasar Kormàkur (2000)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: l'importante è esse contenti...

Reykjavik, Islanda. Hlynur è un thirty-something con poca voglia di lavorare, che abita ancora con la madre Berglind, che di certo non lo vuole sfrattare: ha divorziato anni prima con il padre del ragazzo, visto che era un ubriacone. La vita di Hlynur si trascina avanti senza grandi entusiasmi: si diverte con gli amici al bar, ma solo perchè bisogna farlo. Fa sesso con Hòfì, una specie di fidanzata, ma più perchè è lei che prende l'iniziativa. Hlynur è più un tipo da sesso "passivo": guarda e scarica porno su internet, passa il tempo nudo in casa e nella vasca da bagno.
Nella vita della mini-famiglia irrompe Lola, l'insegnante di flamenco di Berglind. Lola è spagnola, è una donna più grande di Hlynur ma sempre molto piacente, piena di vita e di energie, sempre allegra. Mentre Hlynur non si accorge della complicità che si crea tra sua madre e Lola, arriva la fine dell'anno e Lola, che sta vivendo da loro, rimane con lui per la notte di Capodanno, visto che la madre si rece in visita dai parenti al nord. E quella notte...

Interessante debutto dell'islandese Kormàkur, tratto dall'omonimo romanzo di Hallgrìmur Helgason, che dopo questo film ne ha diretti altri cinque, senza che neppure uno di loro arrivasse da noi. Strampalato ma non troppo, è una sorta di dichiarazione di esistenza da parte sua e del suo paese, con un uso amaro dell'umorismo, qualche simbolismo accennato, un disinvolto approccio al sesso, qualche inserto onirico e riflessioni apparentemente da ubriaco, ma in fondo abbastanza filosofiche.
Gli interpreti sono perfettamente in linea con la lunghezza d'onda del regista, e quindi con l'atmosfera del film: stralunati, sempre con quella faccia che pare chiedersi "che ci faccio qui?". Victoria Abril (Lola) è l'unica del cast che dalle nostre parti conosciamo (e, come sempre, se la cava egregiamente).
Film fuori dagli schemi, direzione spumeggiante, divertimento e visione differente dal solito sulla realtà.

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