No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110321

implacabile


Relentless Reckless Forever - Children Of Bodom (2011)

Ottavo disco per il combo finlandese, che molti catalogano alla voce melodic death metal, vicinissimi al symphonic death dei "cugini" norvegesi Dimmu Borgir, ma che con il passare del tempo effettivamente hanno per così dire "relegato" le tastiere entro un confine che, a mio giudizio, li rende meno barocchi e molto più dinamici. Non che siano bandite, ma il loro uso è mirato alla buona riuscita degli arrangiamenti, non certo fanno da protagoniste.
In più, il tasso altamente tecnico dell'intera band, nonostante sembri che Yngwie Malmsteen (altro nord europeo, svedese per la precisione) sia stato fonte di grande ispirazione per gli inizi dei COB, non lascia che le canzoni siano solo un pretesto per sfoggiarla (la tecnica).
Si sentono qua e là tutte le svariate influenze del gruppo, indicate in parte nel disco precedente Skeletons In The Closet, tutto composto da cover, e il rifferama indiavolato mi pare la cosa più apprezzabile di un disco tutto sommato anche prevedibile, ma più che apprezzabile, tanto da farmi pensare a una specie di Megadeth del death metal.
Già dal pezzo iniziale, Not My Funeral, ottimo e abbondante, ci si può fare un'idea definita di quello a cui si sta andando incontro.

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