No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20101002

paradossi

Il paradosso del Sud America è, ad esempio, racchiuso in due episodi alla luce delle cronache in questi ultimi giorni.

Da una parte, il tentativo (l'ennesimo, se generalizziamo la macro-zona geografica) di golpe in Ecuador. Segno di una diffusa corruzione dentro le forze dell'ordine, ma soprattutto di una paurosa tendenza a confondere detenzione di armi con potere, servizio della sicurezza del cittadino con arroganza.

Dall'altra, le prossime elezioni brasiliane, dove quasi sicuramente vincerà Dilma Rousseff, e diventerà l'ennesima donna presidente. Messe da parte riflessioni più complesse (il fatto che sia figlia di un comunista [e brillante imprenditore] bulgaro, e che lei stessa venga da una storia di militanza nella lotta armata socialista brasiliana [non è la prima persona che diventa presidente di un paese in cui aveva agito ai margini della legalità], ai tempi della [anche qui, ennesima] dittatura militare), quello che salta agli occhi, insieme alla soddisfazione di vedere un paese che versava in condizioni di estrema povertà diventare una specie di "tigre" economica grazie ad un governo di sinistra (con tutti i compromessi del caso, sia chiaro), è il fatto che una donna arrivi alla più alta carica dello stato (e in Sud America non è la prima) molto prima che nella nostra Italia, considerata ancora da qualcuno una delle culle della civiltà.

Per essere un continente dove, appunto, ci sono ancora caudillos e colpi di stato, in alcune cose si dimostra estremamente avanti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bella riflessione!

punkow