A mia madre piacciono le donne - di Inés Paris e Daniela Fejerman 2004
Giudizio sintetico: pessimo (0,5/5)
Giudizio vernacolare: mah
Un film assolutamente inutile.
Sbandierato come nuovo manifesto della liberazione (omo) sessuale femminile, impropriamente accostato all'inglese "The Mother"in quanto coinvolge una over 50 che "rinasce" sessualmente, questo film non risulta né divertente come invece spesso capita alle commedie spagnole, né intenso come storia d'amore omosessuale, né valido come trampolino di riflessioni sulle famiglie allargate. Una piattezza unica, dove spicca solo la parte della splendida Lenor Watling (fondamentale; il sospetto che ho avuto è che fosse invece solo un film su una nevrotica-insicura, la Watling appunto, e non su una storia di amore lesbico), parte purtroppo rovinata da un finale troppo semplicistico.
Goffo in tutte le sue sfumature, se proprio deciderete di buttare i vostri soldi in questo film, guardatevi la scena del concerto "rock"(le virgolette sono d'obbligo) della figlia minore, dove si esegue la canzone-tormentone che da il titolo alla pellicola, e capirete cosa intendo per goffaggine.
Insulso.
3 commenti:
concordo!insulso!!
mi ricordo che mi infastidì proprio
si ale..anche a me!veramente, anzi peddavvero!
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