No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20101008

alexandra


Alexandra's Project - di Rolf De Heer 2003


Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)

Giudizio vernacolare: vesto regista vi è malato, ma è forte


Non il miglior film di De Heer, che in fondo ci ha abituato a cose ben più estreme (anche se a pensarci bene, non è che la storia sia "normalissima"...), ma sicuramente sempre un film da vedere per chi non ama la filmografia convenzionale.


Una apparentemente tranquilla famiglia australiana, viene sconvolta dalla frustrazione della moglie, che, nel giorno del compleanno del marito, organizza una "sorpresa"indimenticabile che cambierà per sempre la vita dei quattro componenti della famiglia.


Non vado oltre, per non rovinarvi la sorpresa. Il film apre riflessioni sulle dinamiche familiari moglie-marito (i figli sono del tutto esclusi dal "senso" di questo film; del resto, dei figli se ne era occupato in "La stanza di Cloe" e, in parte, anche in "Bad Boy Bubby"), stima, rispetto, sessualità, ruoli. Non si sa quanto la depressione della moglie sia dovuta a problemi suoi, e quanto alle pressioni psicologiche del marito. Non si sa se ci sia una ragione (intesa sia come "motivo", sia come opposto di torto) da qualche parte; si sa solo che, anche nel mondo della perfezione, se non si è onesti, rispettosi e giusti, la tragedia è dietro l'angolo. Le malattie dell'era del benessere, le tragedie familiari; qual è la causa? Il benessere stesso, o noi che ne facciamo un uso improprio?
Non servirebbe neanche dirvi che la suspence è maggiore qui che in uno qualunque dei thriller con i quali ci bombardano dagli schermi, visto le cose che vi ho detto prima.

Decidete voi, se è il caso. Io vi ho avvertiti.

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